I tramvieri piacentini ai loro caduti. Il recupero della lapide.
"L’Archivio di Stato, nel 150° anniversario dell’Unità ha dedicato largo spazio alla memoria della prima Guerra Mondiale e ha organizzato dal 4 novembre al 20 febbraio 2012 la mostra Ragazzi. Piacentini alla guerra del ’15-‘18. Uno dei tocchi più originali è stato dato dalla riscoperta di un documento molto particolare, una lapide commemorativa che ci si è impegnati a tutelare una volta venuti casualmente a conoscenza della sua esistenza e delle sue precarie condizioni di conservazione. In verità, nel medesimo luogo si trovavano due lapidi: una relativa a caduti nella prima e l’altra a caduti nella seconda Guerra Mondiale. I due manufatti erano posti nell’attuale area vincolata denominata “Ex deposito SIFT” adiacente al complesso di “Borgo Faxhall” e alla chiesa di S. Maria della Torricella, ad est della stazione ferroviaria. La zona che una volta comprendeva servizi daziari e Magazzini Generali fu riservata negli anni Venti del Novecento alla rimessa e ai depositi della ferrovia Piacenza-Bettola; ora però si trova in uno stato di semi-abbandono. La collocazione delle lapidi era sicuramente frutto di una sistemazione posticcia, ormai diventata anonima e rischiosa, e fu probabilmente decisa dopo l’abbattimento della vecchia stazione (Bar Sorgente) vicino alla quale erano situate. Secondo alcune testimonianze la lapide della Grande Guerra fu commissionata dall’ing. Mario Defacqz nel 1918, la seconda dal cav. Max Fioruzzi nel primo dopoguerra."
La lapide marmorea della seconda Guerra Mondiale (dedicata nel 1947 ai ferrovieri) è rotta ed alcuni pezzi erano accantonati; essi sono stati recuperati per una futura ricomposizione . Per quanto riguarda l'altra, in bronzo e di pregiata fattura, si è pensato che potesse essere degnamente valorizzata nel percorso della mostra allestita presso Palazzo Farnese. Preso contatto con la società proprietaria dell'area ex Sift-Sea "Immobiliare Piazzale Roma S.r.l." di Milano e ottenuta l'autorizzazione da parte delle due Soprintendenze competenti si è proceduto alla rimozione dei due cimeli, affidata alla ditta Gregori Gaetano con la supervisione dell'architetto Loredana Mazzocchi.
L’opera
Ugo Rancati, I tramvieri piacentini ai loro caduti, (post 1918), bronzo, scatolare di cm 83 x 130 L’opera è dedicata a sei tramvieri caduti nella Grande Guerra; Corbellini Arturo, Mancassola Silvio, Pozzoli Angelo, Sacchetti Ismaele, Scrivani Giuseppe, Tosca Alberto. Chi sono? Nell’Albo ufficiale dei caduti – che sappiamo lacunoso - non sono tutti riportati e non sappiamo neppure a quale azienda appartenessero. Trattandosi di tramvieri verrebbe da pensare alla ditta Alberto Laviosa attiva dal 1907 piuttosto che alla Società italiana di ferrovie e tramvie (SIFT) concessionaria di alcune linee di trasporti nella provincia di Piacenza dal 1906 al 1933. L’area vicino alla Torricella (non si sa se davanti o dietro la chiesa) era collegata con il tramway o tram fin dalla fine dell’Ottocento. Un’altra ipotesi potrebbe portare ancora alle ferrovie principali statalizzate, le Ferrovie dello Stato.
Lo scultore
Ugo Rancati (Piacenza 1895 - Rivergaro 1976) pittore e scultore, studiò a Piacenza (Gazzola) e a Milano (Brera). Fu autore di numerosi monumenti ai caduti collocati nelle province di Piacenza (Cortemaggiore, Agazzano, S. Giorgio, Gossolengo, Pianello, Piozzano ecc.) e di Milano-Lodi (Guardamiglio, Valloria, S. Rocco al Porto). Si affermò a Piacenza nei primi anni Venti, insegnò per molti anni scultura presso la scuola d'arte di Sassari, città dove ottenne importanti commissioni, e tornato a Piacenza qui curò, tra l'altro, la ricollocazione dei monumenti farnesiani (1945) e più tardi (1964) il restauro dell'angelo del Duomo. Suoi ritratti sono conservati presso la Cassa di Risparmio di Piacenza mentre un busto del suo maestro Francesco Ghittoni è esposto nella Pinacoteca Ricci Oddi.
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- Collocazione della lapide di Rancati
- L’edicola ricavata per le due lapidi – cerchiata in rosso - era situata sul muro di un edificio posto fra la galleria Borgo Faxhall e Via de’ Pisoni. Il piazzale è adibito a parcheggio per automezzi compresi gli autobus.
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- Barriera Cavallotti. Mercato e case popolari
- Veduta da est (ora Via Colombo) del Piazzale Roma già Barriera Felice Cavallotti e Porta S. Lazzaro o Galera; si notano il tram elettrico e il grande deposito su Via de’ Pisoni. La cartolina risale al 1915 e si trova in PiacenzAntica.
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- Lapide di Rancati: vista laterale
- Le due lapidi erano sistemate sulla parete con una stuccatura cementizia ed erano sostenute da tondini in ferro.
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- Lapide di Rancati: vista frontale
- L’iconografia è quella tipica del mondo ferrotranviario includendo la ruota alata che ne è il simbolo: una ruota metallica scanalata connessa alle ali. L’uomo porta l’elmetto della prima Guerra Mondiale.
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- Ruota alata
- Il simbolo della ruota alata è presente su monumenti, edifici, uniformi legati alle ferrovie ed anche ai servizi tranviari che si svolgono su rotaie. Qui è raffigurata su una mattonella di una stazione ferroviaria.
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- Lapide: firma di Rancati
- Incisione della firma dell’autore: «Rancati».
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- Lapide di Rancati: dedica ai caduti
- Iscrizione con la dedica ai caduti nella Grande Guerra; Corbellini Arturo, Mancassola Silvio, Pozzoli Angelo, Sacchetti Ismaele, Scrivani Giuseppe, Tosca Alberto. Non sappiamo altro di loro e ogni informazione utile giungerà gradita.
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- Rimozione della lapide di Rancati
- Gaetano Gregori e Zoran Malinov della ditta Gregori Gaetano S.a.s. rimuovono con attenzione le lapidi.
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- Trasporto della lapide di Rancati
Le lapidi vengono caricate per il trasporto.
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- Lapide di Rancati: arriva a Palazzo Farnese
- Arrivo in Palazzo Farnese, sede dell’Archivio di Stato di Piacenza.
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- Lapide di Rancati: primo consulto a Palazzo Farnese
- Primo consulto alla presenza (preoccupata?) di Antonella Gigli direttrice dei Musei Civici di Piacenza e del restauratore Tillo Aspetti.
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- Lapide di Rancati: ascesa al primo piano di Palazzo Farnese
La lapide di Rancati si avvia all'ascensore per il secondo piano.
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- Lapide di Rancati: ingresso nell'Archivio di Stato
- Trionfale ingresso in Archivio di Stato.
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- Lapdide di Rancati: ingresso all'Archivio di Stato
- La curatrice della mostra Ragazzi. Piacentini alla guerra del '15-'18 Anna Riva manifesta la sua soddisfazione per l’arrivo dello splendido ed inedito documento.
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- Lapide di Rancati posizionata in Archivio di Stato
La lapide da ammirare lungo il percorso della mostra.