L’avvicendarsi dei regimi ottocenteschi nelle carte dei notai valtidonesi (1845-1861)
Dal 1845 al 1861 a Piacenza si successe una serie vorticosa di regimi come attestato nelle intitolazioni degli atti dei notai della Val Tidone in cui si descrive il governo statuale di volta in volta vigente. Le minute notarili qui riprodotte si trovano nella busta 29 del fondo Zovanoli dell'Archivio di Stato di Piacenza.
La famiglia Zovanoli, originaria della media Val Nure, si stabilì a Piacenza sul finire del sec. XVI e fu ascritta con Paolo Corrado alla nobiltà agli inizi del sec. XVIII. Nell'Ottocento si distinsero Antonio e Vincenzo che fu anche sindaco di Piacenza. Il fondo e raccogliticcio e contiene, oltre alle carte patrimoniali degli Zovanoli, carte varie Landi, Radini Tedeschi, Cavalli , Maggi (Gian Vincenzo) e di altri fra cui spiccano quelle di notai della Val Tidone, in primis i Prati di Pianello.
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- 1845. Estratto della vendita Barrocelli
1845 - Estratto della vendita Barrocelli - Petegolli del notaio Giovanni Tammi di Pianello del 3/9/1845 registrata il 17/9/1845. Maria Luigia d'Austria (di Asburgo - Lorena) ex imperatrice dei Francesi fu duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1816 fino alla sua morte avvenuta nel dicembre 1847. Alla sua morte i ducati tornarono ai Borbone - Parma. N.B.: un testimone è domiciliato «al luogo detto la Bosina Comune di Pomaro»; Pomaro - il Vicus Pomarius della Tavola Alimentare di Veleia Romana - fu sede di Comune dal 1806 al 1875 quando si optò per la frazione di Piozzano.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 2.
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- 1848 Governo provvisorio
1848 Governo provvisorio - Atto di cessione del notaio Giovanni Tammi di Pianello del 2/5/1848 registrato a Castel San Giovanni il 16/5/1848, in copia conforme del 1856. Piacenza Primogenita, dopo lo svolgimento dei plebisciti in aprile, aderì al Regno di Sardegna il 10 maggio 1848. Alla morte di Maria Luigia avvenuta nel 1847 il Ducato di Parma, Piacenza e Stati annessi, come si chiamava dopo la cessione di Guastalla, tornò ai Borbone - Parma con Carlo II. Nell'imminenza dello scoppio della guerra anti-austriaca il Ducato di Piacenza dal 26 marzo era retto da un «Governo provvisorio». Al rilascio della copia (1856) regnava invece la reggente Luisa Maria.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 2.
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- 1848 - Rogito Schiappacasse
1848 - Rogito del notaio Paolo Schiappacasse di Trevozzo (Nibbiano) del 29/11/1848, registrato a Castel San Giovanni il 14/12/1848, in copia conforme del 21/2/1849. Atto redatto «in nome di Carlo Alberto per la Grazia di Dio Re di Sardegna» ma dal notaio corretto (vedi glossa a margine) e sostituito con «Noi Carlo III di Borbone, Infante di Spagna, Duca di Parma, Piacenza e Stati parmensi, ecc. ecc. ecc.». Alla fine dell'agosto 1848 Piacenza era stata rioccupata dagli Austriaci ma probabilmente la situazione a Pianello e nella Valtidone, a ridosso del confine piemontese, era nel novembre ancora fluida così da creare incertezze nel notaio stesso. Il fatto che il notaio citi Carlo III anziché il padre Carlo II che formalmente abdicò il 14 marzo 1849 denota solo che la successione era già di pubblico dominio.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 2.
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- 1851. Rogito Prati
- 1851 - Rogito del notaio Pasquale Prati di Borgonovo del 20/1/1851, registrato a Castel San Giovanni il 27/1/1851, in copia conforme del 7/11/1851. Carlo III Borbone regnò fino al suo assassinio avvenuto a Parma il 26 marzo 1854.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 2.
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- 1857- Vendita e affitto
1857- Vendita e affitto pubblicati dal notaio Gaetano Prati di Pianello il 19/8/1857 e registrato a Castel San Giovanni il 7/9/1857. Luisa Maria di Borbone - Francia era vedova di Carlo III Borbone - Parma e fu reggente per il figlio Roberto, che alla morte del padre aveva solo sei anni, fino alla Seconda Guerra d'Indipendenza.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 1.
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- 1859. Atto Tammi
1859 - Atto del notaio Giovanni Tammi di Pianello del 14/9/1859 registrato a Castel San Giovanni il 29/9/1859, in copia conforme del 4/10/1859, «trascritto letteralmente all'Ufficio delle Ipoteche di Piacenza» il 5/11/1859. Anche se in verità i regnanti lasciarono il Ducato il 10 giugno, il secondo governo borbonico cessò formalmente il 15 settembre 1859 sostituito da quello di Vittorio Emanuele II di Savoia. Luisa Maria lasciò i ducati affidandoli ad una Commissione ma nell'estate Piacenza e Parma votarono a favore dell'annessione al Regno di Sardegna. Vittorio Emanuele II - designato solo come «Sua Maestà il Re» - le accettò come facenti parte delle Regie Province dell'Emilia assieme a Reggio e a Modena.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 2.
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- 1860 - Atto Astorri
1860 - Atto del notaio Tito Astorri di Agazzano del 25/5/1860 registrato a Castel San Giovanni il 9/6/1860, in copia conforme del 14/8/1861. Il 15 aprile 1860, dopo un ennesimo plebiscito, Piacenza aderì formalmente al Regno di Sardegna. Poi, dopo l'impresa dei Mille, l'Italia esclusa Roma fu unificata. Il 17 marzo 1861 fu proclamato il Regno con «Vittorio Emmanuele II per la Grazia di Dio, e per volontà della Nazione Re d'Italia)». Qui il notaio nel redigere la copia autentica o s'è fatto prendere la mano attribuendo a Vittorio Emanuele un titolo che nel 1860 non aveva ancora o, più probabilmente, ha utilizzato la formula d'esordio vigente alla data della copia conforme all'originale.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 2.
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- 1861. Vendita Valdonio – Maffi
1861. Vendita Valdonio - Maffi del notaio Gaetano Prati di Pianello del 23/1/1861 registrata a Castel San Giovanni il 7/2/1861, estratto in copia conforme del 1875. Qui l'intitolazione di Re d'Italia appare ancora prematura - essendo in corso l'assedio di Gaeta - e sembra prevalere lo status contemporaneo alla stesura della copia conforme.
Archivio di Stato di Piacenza, Zovanoli, b. 29, fasc. 1.